RIUNIONE DEI SINDACI: L’INTERVENTO DI MESSINA


Dopo quello dell’On. Giovanni Panepinto, proponiamo adesso l’intervento dell’On. Ignazio Messina durante la riunione dei sindaci contrari alla privatizzazione dell’acqua in provincia di Agrigento dello scorso 19 Gennaio:

Saluto i presenti e Panepinto, che sicuramente da più tempo e con maggior competenza si occupano della questione. Sono qui stasera per vari motivi: anche io mi ero occupato del problema dell’acqua quando ero sindaco e perchè oggi vivo la questione Poi ,voglio dare il mio sostegno a tutti i sindaci che stanno lottando per l’affermazione di un diritto straordinariamente importante.

Per parte mia ritengo che per agire ,purtroppo è necessario muoversi attraverso la legge. Ed allora ferme restando le cose che Giovanni Panepinto, da sindaco e da parlamentare regionale ha evidenziato, cose che sono assolutamente fondate, se non si arriva alla politica legislativa , allora alla fine fai fatica a dover procedere. E allora ci sono due cose in parlamento. Una è un disegno di legge di iniziativa popolare,e qui è presente questa sera Antonella Leto,tra i promotori, con il Forum Nazionale delle Acque, che io ho incontrato a Roma. Questo disegno di legge di iniziativa popolare, supportato da 400.000 firme di sottoscrizione, prevede la modifica complessiva dell’intero impianto della legge Galli.

Accanto a questo ,io ho depositato ,proprio alla fine dell’anno scorso,un altra norma di legge, che prevede non una modifica dell’intero sistema , ma solo ed esclusivamente la riforma degli A.T.O. che vengono sostanzialmente eliminati almeno cosi come li intendiamo adesso. Mi sono anche confrontato con il forum nazionale delle acque ,anche per non lavorare in disaccordo, forum che ha lavorato molto più di me sul tema. Il principio ispiratore di questa cosa è che gli A.T.O non dovranno essere più un unione territoriale basata su scelte politiche ed amministrative,ma strettamente legati a quelli che sono i bacini ideologici che sono fondamentali, perchè alla fine si può disegnare una linea, ma in un territorio che non è assolutamente omogeneo e uniforme.

L’altra questione riguarda la pubblicità delle acque, quindi non soltanto la proprietà delle acque deve essere pubblica ma anche la gestione delle acque deve esserlo. In questo disegno viene detto espressamente detto che i Comuni, mettendosi insieme sulla base dei bacini idrografici, alla fine non possono gestire le acque con i privati. Il punto sostanziale è che i Comuni possono gestire l’acqua e la sua distribuzione anche in forma societaria ma partecipata al 100% dai Comuni .Quindi l’acqua viene considerata come un bene assolutamente primario. Questo è un po’ il senso della legge da me proposta

Volevo dire che questi strumenti ,possono essere utili e cioè sia il disegno di legge di iniziativa popolare, che l’altro disegno di legge da me presentato, per quello che valgono, perchè poi bisogna vedere se il governo li farà passare, non sarà una passeggiata, tutt’altro. Perchè come diceva Giovanni Panepinto c’è un problema economico,per cui di fatto delle norme di carattere finanziario hanno stabilito che la gestione delle acque deve essere privata. Comunque la battaglia deve essere fatta, partendo dai territori. Questi disegni di legge, possono essere degli strumenti utili, non so se è arrivato il collega Restivo, dicevo possono essere degli strumenti utili per fare i ricorsi avverso i commissariamenti. E un altro elemento a sostegno della battaglia dei sindaci , bada ( rivolgendosi ad un ipotetico legislatore ) che ci sono tutta una serie di disegni di legge all’attenzione del parlamento.Ho parlato stamattina con il segretario della commissione, proprio questa settimana , tali disegni di legge ,verranno incardinati in commissione per l’esame. Quindi questo dà forza alla nostra posizione, dunque possiamo dire Noi ci opponiamo alla consegna delle reti, ci opponiamo alla consegna ad una società che si è rivelata del tutto inadeguata, perchè c’è in itinere una possibilità di riforma legislativa.

Mi dispiace per Sciacca,che già la consegna l’ha fatta e questa sera per me questo è motivo di imbarazzo ,ma anche di intervento.

Proviamo dunque ad arrivare ad una soluzione positiva delle nostre vertenze, per il resto sono a disposizione e ribadisco di essere qui per confermare interamente la mia solidarietà a tutti i presenti.

Alea Jacta Est

Egregio Onorevole Messina, il dado dunque è tratto. Quel fiume che lei, giorni fa a Ribera, simbolicamente ha guadato davanti a tutti noi (e non stiamo parlando del Verdura) diventa dunque un elemento di distinzione e distintivo tra chi come Noi de L’altrasciacca si è sempre opposto e si oppone ad una privatizzazione, che nulla di buono ha portato ai cittadini di questa provincia in termini di qualità ed economicità del servizio e tra chi invece, nella migliore delle ipotesi, in modo acquiescente, continua a pensare che questa privatizzazione sia un male necessario.

Le ricordiamo la disastrosa gestione di Girgenti Acque durante l’estate scorsa nella distribuzione dell’acqua. Le contrada S.Marco e Maragani rimaste a secco per un mese.
L’acqua distribuita, poi, quando perveniva nelle case dei saccensi, sovente e non solo a Sciacca, risultava essere inquinata, di colore giallognolo, con un rischi concreti per la salute dei cittadini. Le nostre strade si sono trasformate in Groviera, costellate da  copiose e novelle sorgenti , senza che la Girgenti si prodigasse nei tempi dovuti alla loro riparazione. Noi non crediamo che la rete idrica cittadina sia così fatiscente. Sicuramente è stata gestita peggio di quanto non avesse fatto l’EAS negli anni passati.

Queste potrebbero sembrare parole vuote, quasi un freddo resoconto di cronache estive, ma le assicuriamo che dietro ad ogni frase, all’enumerazione di un disservizio si cela il disagio concreto di migliaia di famiglie che, non solo nella nostra città ma in tutti Comuni della provincia , si sono visti negare il diritto fondamentale ad una esistenza dignitosa.

In ultimo la vicenda delle bollette, emanate negli ultimi giorni, la dice lunga sullo spirito che anima questa privatizzazione, perfettamente incarnato nella persona e nell’atteggiamento arrogante tenuto nei confronti dei cittadini “consumatori” di acqua dal suo amministratore Delegato Giuffrida.

Oramai, e comprendiamo fortemente il motivo del suo imbarazzo, la nostra città ha consegnato le reti. Lei ha giustamente sollecitato il nostro sindaco, che in tutta la disastrosa vicenda ha avuto un ruolo fondamentale, ad assumere una posizione chiara sulla vicenda “Girgenti Acque”, oggi. Le ricordiamo, però che lei è parte essenziale di questa amministrazione e ci aspettiamo dunque gesti di coerenza politica ed umana, un gesto di amore verso una città oltraggiata da una privatizzazione immonda.

In quanto referenti provinciali del Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua, noi andremo avanti nella nostra battaglia di civiltà, perchè potersi lavare la faccia la mattina con acqua pulita, il non dover riciclare l’acqua consumata nelle faccende domestiche per lo sciacquone del water sono elementi di civiltà. Ci auguriamo che lei oltre che impegnarsi a Roma per la legge sulla riforma degli ATO idrici, voglia, supportarci nella nostra città ed in provincia.

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