Ieri ci siamo cimentati in un’insolito safari fotografico, a caccia di un’unica specie animale che da tempo ha invaso anche la nostra città, pur rimanendo invisibile agli occhi: il punteruolo rosso.
In realtà siamo andati a caccia dei suoi inconfondibili segni sulle palme, facendo una sorta di mappatura di quelle infette, di quelle già secche e di quelle a rischio di attacco. Basta però farsi un giro in città per vedere come essa sia ormai completamente sotto l’assedio del coleottero. Come vedete dal nostro reportage, nessuna palma ha avuto scampo nel lungomare dello Stazzone, ad eccezione di qualcuna alle spalle del parco giochi, per le quali però non prevediamo alcuna speranza.
Altre palme che non ce l’hanno fatta le troviamo in via Fratelli Argento, in corrispondenza della ex stazione ferroviaria,
in via Madonnuzza, in corrispondenza della scalinata di accesso al quartiere marinai,
all’interno del parco delle terme
e della villa comunale.
Tutte giacciono lì con le loro chiome secche e piegate verso il basso ed in attesa che il coleottero possa trasferirsi nelle palme vicine. A nulla sono valsi i nostri appelli e consigli di tempo fa per scongiurare la mattanza di queste piante secolari e , purtroppo, constatiamo che nulla si continua a fare al riguardo.
Notiamo, tuttavia, con piacere che la palma infetta in Piazza Angelo Scandagliato, da noi segnalata giorni fa (clicca qui), è stata tagliata, per cercare almeno di salvare le adiacenti. Peccato però che proprio nella zona sottostante la piazza e nella villetta San Domenico ci siano altre due piante infette che continueranno ad ospitare l’insetto.
Chiediamo, dunque, all’amministrazione un serio intervento di potatura di tutte le piante morte o infette del territorio e di competenza comunale per cercare di preservare almeno quelle che, all’apparenza ,sembrano ancora sane.
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