DOV’E’ FINITO IL RUOLO PRIMARIO DEL COMUNE DI SCIACCA NELLA LOTTA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA IN SICILIA ED IN PROVINCIA DI AGRIGENTO?


Si è svolta lo scorso 9 novembre, a Palermo, presso la IV Commissione – Ambiente e Territorio – dell’Assemblea Regionale, l’audizione dei Sindaci presentatori del disegno di legge di iniziativa consiliare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”. Adesso si spera che in tempi brevi, il disegno di legge possa passare all’esame dell’Aula Parlamentare.

Tale disegno di legge, ricordiamo, è stato promosso da 136 Comuni Siciliani e dalla provincia di Messina e sostenuto da 35.000 Cittadini Siciliani che hanno presentato all’ARS analogo testo corretto di un refuso presente nell’Art. 8, Comma 2.

Il Comune di Sciacca rientra tra i sottoscrittori del predetto disegno di legge essendosi dichiarato favorevole alla sua proposta in data 01 Marzo 2010, a seguito della delibera del 20 Febbraio 2009 con cui  si esprimeva negativamente sulla privatizzazione dell’acqua in Sicilia ed intendeva, tra gli altri punti, avviare le procedure per l’integrazione o la modifica dello Statuto comunale al fine di affermare che la gestione dei servizi idrici non è da annoverare tra le attività che hanno rilevanza economica ai sensi del testo unico degli enti locali.

L’inserimento nello Statuto Comunale della dichiarazione dell’acqua come “bene comune e diritto umano universale” e la definizione del servizio idrico integrato come “privo di rilevanza economica” era uno dei punti sottoscritti da ben 6.024 Saccensi durante una petizione popolare per l’acqua pubblica svoltasi nella nostra Sciacca dal 22 Marzo al 31 Maggio 2009 (anch’essa sostenuta dalla delibera consiliare del 20/02/09) ed organizzata dal comitato cittadino SCIACCA PER L’ACQUA. *(vedi in basso)

Due delibere (20/02/2009 e 01/03/2010) che testimoniano come il Consiglio Comunale di Sciacca, se opportunamente sollecitato, risponde positivamente alle problematiche correlate alla privatizzazione del bene prezioso acqua. Delibere cui, però,  non segue alcun atto amministrativo della Giunta saccense. Una lacuna che acquista dimensione enormi se si fa riferimento alle tante promesse registrate durante la campagna elettorale in occasione delle ultime amministrative 2009 che hanno visto la vittoria schiacciante del candidato Vito Bono.

Lo stesso Sindaco di Sciacca è rimasto fermo alle parole visto l’impegno assunto in campagna elettorale (allo stesso modo degli altri 5 candidati):

  • Ad affrontare tra i primissimi punti del suo mandato la questione relativa al “Bene Comune Acqua” ed alla sua gestione e inserire nello Statuto Comunale il riconoscimento che “l’acqua è un bene comune, un diritto umano universale e che a tal fine il servizio idrico integrato deve essere sottratto alle logiche del mercato e considerato privo di rilevanza economica”.
  • A far aderire il Comune al Coordinamento Regionale ed Nazionale degli EE.LL. per la gestione pubblica del servizio idrico e difendere a livello di Assemblea dell’ATO la gestione pubblica dell’acqua attraverso società totalmente controllate dai comuni o l’affidamento a strutture consortili di Diritto Pubblico condivise con altri comuni che prevedano meccanismi di partecipazione dei Cittadini.
  • A sostenere, a livello di Regione Siciliana, la presentazione di una proposta di legge di ripubblicizzazione del Servizio Idrico che affidi ai Comuni la scelta del modelli di gestione diretta dei Servizio idrico attraverso Enti di diritto pubblico e contrastare con atti amministrativi ed iniziative politiche il processo di privatizzazione dell’acqua in atto nella provincia di Agrigento.

Parole alle quali, purtroppo, non sono seguiti i fatti. E i Cittadini saccensi attendono ancora un atto forte che ponga il Comune di Sciacca in testa alla lotta contro la privatizzazione dell’acqua in provincia di Agrigento.

Torniamo a rivolgerci dunque al Consiglio Comunale di Sciacca che, nelle persone dei suoi ultimi due presidenti, dapprima Fabrizio Di Paola e poi Filippo Bellanca, ha sempre mostrato attenzione alle nostre proposte e richieste.

Torniamo a chiedere, e stavolta con una certa urgenza, che venga calendarizzata nelle prossime sedute, la necessaria modifica dello Statuto comunale del Comune Sciacca con l’inserimento di una specifica formulazione ** (vedi in basso ALLEGATO A) che definisca il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.

Tale atto rappresenta l’unica possibilità, anche in vista di una possibile approvazione del disegno di legge regionale sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, di dar vita ad una gestione pubblica del SII che si concretizzi attraverso l’affidamento diretto ad un ente di diritto pubblico (Consorzio tra Comuni, Azienda speciale, Azienda speciale consortile) ed, in maniera particolare, per costituire un’azienda speciale consortile. Con tale operazione, infatti, i Comuni dell’ATO hanno la potestà di decidere quale forma gestionale intendono adottare per la gestione del servizio idrico in quanto servizio privo di rilevanza economica e quindi scegliere di affidarlo direttamente ad un’Azienda speciale consortile da essi costituita.

Nell’attesa di un cortese riscontro e di un TERZO ATTO del Consiglio Comunale di Sciacca continuiamo a sperare che prima o poi la nostra città abbia il tanto agognato ruolo primario in questa lotta di civiltà che, allo stato attuale, vede uniche protagoniste le sole forze saccensi che partono dal basso (associazioni e liberi cittadini) e di assistere ad un PRIMO ATTO concreto ad opera del nostro Primo Cittadino nell’impervio percorso ad ostacoli verso l’acqua pubblica.

* Fanno parte del comitato cittadino SCIACCA PER L’ACQUA, al quale hanno aderito numerosi singoli cittadini, le seguenti associazioni/enti:

  • Associazione di promozione sociale L’ALTRASCIACCA
  • Comitato di Quartiere Perriera “Antonio Ritacco”
  • Associazione culturale SciaccArte
  • Associazione” Sciacca Città Comune
  • Cittadinanzattiva/TdM – sede di Sciacca
  • Associazione Centro Storico
  • Associazione Ceramisti
  • Movimento giovanile “25 Aprile”
  • U.C.I. Unione coltivatori italiani (sez. Sciacca)
  • U.P.O. Unione produttori olivicoli (sez. Sciacca)
  • Patronato C.L.A.I.
  • Patronato A.C.L.I.
    e i partiti politici:
  • Partito Democratico
  • Italia dei Valori
  • I Verdi
  • Rifondazione Comunista
  • Popolari per Sciacca

** ALLEGATO A

Proposta concernente il diritto all’acqua e definizione del SII come privo di rilevanza economica

Proposta di modifica/integrazione dello Statuto Comunale/Provinciale

Art. ……

Il Comune / La Provincia di ………………. dichiara di:

riconoscere il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;

riconoscere che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgs n. 267/2000.

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