Geotermia: ma i nostri Amministratori locali che fanno? 3


Centrale geotermica in Islanda

 

Ieri è stata diffusa la seguente nota dall’on. I. Messina (I.d.V.)

Geotermia: A rischio le terme di Sciacca ma Prestigiacomo assente

“Esigiamo che il Ministro Prestigiacomo si esprima sul progetto del campo geotermico di Sciacca che rischia di provocare la fine del termalismo”, lo chiede il deputato Ignazio Messina, capogruppo IdV in Commissione Finanze e Responsabile Nazionale IDV Enti Locali, intervenendo a proposito della permesso di ricerca di risorse geotermiche che la società K Energy avrebbe ottenuto dalla Regione su un’area estesa di 46.000 ettari e che interessa Sciacca e i comuni limitrofi.

“L’obiettivo della K Energy è ovviamente quello di stabilire la possibilità di produrre energia elettrica da vapore ad alta pressione in quantità economiche e con produzione continua, per un periodo di molti anni, su un territorio comprendente zone S.I.C. e Z.P.S., il bacino idrotermale saccense, di antica tradizione terapeutica e lo stabilimento delle stufe vaporose di San Calogero, sul Monte Kronio. Il rischio – afferma Messina – è che lo sfruttamento provochi la riduzione o l’esaurimento delle sorgenti superficiali e profonde, con la conseguente scomparsa delle stufe vaporose di San Calogero e la fine del termalismo”.

“Ancora più preoccupanti sono i fenomeni sismici associati allo sfruttamento geotermico” – prosegue il deputato –  “le deformazioni delle rocce causate dalla sottrazione di immense quantità di calore dal sottosuolo possono innescare terremoti, come già dimostrato nei casi di alcuni impianti in California e a Basilea in Svizzera. A maggior ragione detto rischio è attuale nella zona di Sciacca, situata nella Valle del Belice, dove ancora dopo 40 anni si vedono gli effetti del terribile terremoto del 1968”.

Conclude Messina: “Vogliamo dunque sapere quali sono le garanzie per i cittadini e soprattutto se è possibile che, senza alcun intervento da parte del Ministro dell’Ambiente, uno splendido territorio di pregio naturalistico e storico, con un’economia prevalentemente marittima e a vocazione turistico-balneare, venga trasformato in un territorio a carattere industriale”.

Noi oggi vogliamo fare le seguenti considerazioni e porre alcune domande ai nostri Amministratori.

I progetti che trasformano il nostro territorio ci passano sopra la testa senza che qualcuno ci interpelli.

La geotermia è una forma di energia catalogabile tra quelle rinnovabili, ma tra le rinnovabili programmabili, poichè risulta avere un maggior impatto ambientale dovuto all’idrogeno solforato e agli altri gas che vengono liberati nell’aria e all’imponenza delle centrali geotermiche. In particolare, però, lo sfruttamento della geotermia nel nostro territorio può avere serie conseguenze come ad esempio il danneggiamento delle risorse termali, il rischio dell’aumento dei terremoti, etc.

Più di un anno fa era stata presentata la V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) al Comune. L’Amministrazione aveva ben 45 giorni di tempo per studiare il progetto, coinvolgere i cittadini e fare le proprie osservazioni. Contrariamente al caso della San Leon Energy, questa volta il Comune sapeva.

La Regione da qualche settimana ha autorizzato il progetto.

Ci chiediamo, dunque, cosa hanno fatto i nostri Amministratori?

Perché l’Amministrazione non ha fatto alcuna osservazione alla Regione?

Perché non sono stati coinvolti i Cittadini?

Perché il Sindaco non ha dato mandato per valutare gli effetti di un’operazione dall’impatto notevole su Sciacca?

Perché dobbiamo subire la devastazione del nostro territorio (eolico, solare, petrolio, biomasse, geotermia, etc.) senza intervento alcuno da parte di politici e amministratori che dovrebbero per primi vigilare ed esercitare la tutela del territorio su cui operano e di cui esclusivamente dovrebbero fare gli interessi?

Sinceramente proprio non comprendiamo e vorremmo capire meglio qual’è il ruolo che credono di svolgere.

Aspettiamo delucidazioni.


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3 commenti su “Geotermia: ma i nostri Amministratori locali che fanno?

  • Lelio

    Vorrei fare due appunti: Il PDF del documento in questione dovrebbe essere in vostro possesso da due mesi circa: io personalmente l’ho inviato in data 10 Maggio all’indirizzo email di un vostro associato. Inoltre, nel tempo ho notato che la vostra associazione ha preso posizione contro il nucleare (giustamente), contro l’eolico, ha mostrato forti perplessità sul fotovoltaico (o sul solare termodinamico, l’impatto visivo non è molto diverso); ora è il geotermico a sollevare le vostre perplessità; sono in stato avanzato studi per produrre energia dalle correnti e dal moto ondoso, ma temo di sapere quale sarà la posizione. Avrei una proposta “rivoluzionaria”: dotiamoci ognuno di una bella cyclette collegata ad un generatore… avremo il vantaggio collaterale della forma fisica

    Lelio Giaccone

  • Silvio Sbrigata

    In questo periodo c’è un gran numero di speculatori che fregandosene completamente di ogni tipo di problema di carattere ambientale cerca di fare profitti sfruttando i vuoti normativi che permettono alla Regione di prendere qualunque decisione, che poi diventa esecutiva con la pratica del “silenzio assenso”. Per scongiurare questo pericolo l’unica possibilità è che il comune si doti di Piano Energetico che a quel punto diventa prevalente su quello regionale. A Menfi, come noto da circa tre anni siamo nel mirino di questi signori dell’energia, e per questo è già pronto il nostro PEAC (Piano Energetico ed Ambientale Comunale) la cui redazione peraltro è stata affidata al vostro compaesano Ing. Abruzzo, unico professionista della zona che ha le competenze per poterlo fare seriamente.

    Silvio Sbrigata – Consigliere Comunale di Menfi