CHIEDIAMO IL COMMISSARIAMENTO DELLA PRESIDENZA DELL’ATO IDRICO!



Ieri siamo venuti a conoscenza di questa indisponente ed irritante notizia

Ato idrico, commissariata l’assemblea

Dopo diverse sedute andate a monte per la mancanza del numero legale è stata commissariata l’assemblea dell’Ato Idrico. A chiederla era stato, secondo idiscrezioni, il suo presidente, Eugenio D’Orsi , visto che alcuni sindaci dei comuni della provincia avevano dato forfait per problemi legati , in primis, a diversità di vedute. Il dipartimento regionale dei rifiuti e della acque ha, dunque, nominato Giuseppe Taverna commissario ad Acta per l’approvazione del piano operativo triennale di Girgenti acque, del regolamento di utenza e delle nuove strutture tariffarie. La regione ha così sbloccato una situazione di stallo che aveva fermato l’esecuzione di numerosi interventi e di tante opere infrastrutturali sia nel campo della distribuzione dell’acqua che in quello delle reti fognanti e della depurazione. E c’è di più perchè la mancata approvazione della struttura tariffaria unica ha determinaro una sperequazione tra gli utenti della stessa provincia: in alcuni comuni, come Agrigento, si paga di più ed in altri di meno. Con le tariffe unica si avrà un trattamento uguale e nel capoluogo le bollette dovrebbero essere ridotte e pure di tanto. Non appena si insedierà il commissario ad acta dovrà procedere immediatamente all’approvazione di questi importanti strumenti che dovrebbero migliorare il servizio di Girgenti acque o almeno si spera.

di Valentina Alaimo

Fonte: agrigentotv.it

Invitiamo l’assemblea dei sindaci alla mobilitazione poichè se c’è qualcosa da commissariare è certamente la presidenza dell’ATO Idrico di Agrigento!

Il presidente Eugenio D’Orsi invece di sostenere le posizioni dei sindaci che dissentono dall’approvazione di un regolamento che inasprirebbe le tariffe di quasi la totalità della popolazione agrigentina (ad eccezione del comune Agrigento) chiede di commissariare l’assemblea per consentirne l’adozione.

Se il problema sono le tariffe del nostro capoluogo, che abbassino quelle invece di adottare tariffe che sono inclusive tra l’altro della remunerazione del capitale investito (7%) abolita con il referendum per l’acqua bene comune lo scorso Giugno!

AD UNA VERGOGNA SENZA FINE REAGIREMO CON UNA CAMPAGNA DI “OBBEDIENZA CIVILE” CONTRO IL PAGAMENTO DI SOMME ANCORA UNA VOLTA NON DOVUTE!

CHE I SINDACI, SE SONO DAVVERO I NOSTRI PRIMI CITTADINI, SI OPPONGANO CON FORZA CONTRO IL COMMISSARIO E CONTRO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DELL’ATO IDRICO CHE, ABBIAMO VISTO, NON RAPPRESENTA LA SUA GENTE!

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