All’ARS non passa la mozione contro il rigassificatore di Porto Empedocle


Rigassificatore: no alla mozione del M5S. Funziona l’asse PD-PDL contro Agrigento.

Bocciata dal Pdl e dal Pdmenoelle la mozione contro il rigassificatore di Porto Empedocle che il deputato agrigentino Matteo Mangiacavallo del movimento cinque stelle ha presentato ieri all’assemblea regionale siciliana.

Bersani e Berlusconi hanno punti in comune anche nella provincia agrigentina e portano all´incasso l´Enel, che gratificherà con il piatto di lenticchie delle compensazioni i Comuni che parteciperanno ai tavoli delle previste elargizioni, col beneplacito persino dei sindacati dei lavoratori,oltre che della Confindustria.

Nonostante l´elettorato agrigentino solo pochi giorni fa con un voto straordinario abbia mandato a casa gran parte di quella classe dirigente che da decenni ha abbandonato e distrutto uno degli angoli più belli del mondo, i residui già putridi della morente casta hanno emesso gli ultimi rantolii, bloccando la mozione contro il rigassificatore.

Tutto questo avveniva ieri a Palermo quando l´assessore agrigentino al territorio e all´ambiente Mariella Lo Bello abbandonava l´aula mentre si discuteva la mozione, per tornare solo quando era in corso la votazione. Sono sempre assenti quando si tratta di affrontare i problemi della nostra terra. La stessa Lo Bello ha chiesto nuovi accertamenti sul Muos di Niscemi, sull’elettrodotto del messinese e sulle trivellazioni nel mare di Sicilia per meglio tutelare la salute e la sicurezza della gente di quei paesi, ma non ha mosso un solo dito per chiedere le stesse cose quando si è trattato del rigassificatore di Porto Empedocle. La sua posizione era nota e non ci sorprende. Quello che ci amareggia è il fatto che si sia allontanata dall’aula. Ma cosa aspettarsi dagli esponenti di un partito, quello Democratico, che ha fatto alleanze con Mpa e Fli alle comunali e con Udc alle regionali. Che attendersi da quel Pd che ha sostenuto un Presidente della Provincia eletto dal centro-destra, per partecipare comunque al governo del territorio, nonostante D´Orsi avesse un pesante procedimento giudiziario in corso?

Il Pd perde voti ad ogni elezione in città ed in provincia. Anche per la vicenda del rigassificatore nel capoluogo ha perso la fiducia di tantissimi giovani e persino di ambientalisti che prima erano vicini al partito di Bersani.

Che la destra miope di Alfano, Gentile, Cimino, Firetto apra le braccia all´Enel e alle varie multinazionali non fa storia in questa terra devastata da sempre dagli interessi incrociati tra questi poteri senz’anima, dediti solo ad egoistici e clientelari interessi di bottega. Ma speravamo davvero che il Pd e il Megafono di Crocetta avrebbero almeno riaperto una discussione sul rigassificatore per coinvolgere più ampiamente il territorio, le popolazioni, per stringere sulle richieste di maggiori controlli su ogni versante ed in particolare sulla salute e sulla sicurezza.

L’asse Pd-Pdl, vecchia sinistra e vecchia destra, ad Agrigento si ricompatta e fa muro contro la rivoluzione che li sta spazzando via. Lo hanno già fatto: ad Agrigento con il Pd che ha portato un giovane avvocato appena uscito dall’Udc a diventare Sindaco di una città che oggi non ha neppure le strade a posto; in provincia con il sostegno al governo del lombardiano D´Orsi che resta in piedi grazie al sostegno del segretario provinciale del Pd Emilio Messana; a Palermo dove il Pd ha sostenuto Lombardo senza sentirsi imbarazzato per quel processo sul governatore a tutti noto; a Roma con il Pd che insieme al Pdl, al Fli, all´Udc ha retto il moccolo al governo Monti e portato i suoi voti per approvare una manovra che salva le banche e affama le famiglie e le imprese. Seguendo la stessa logica, adesso il Pd agrigentino non può dire no al Sindaco di Porto Empedocle,l´on. Firetto, leader dello scomparso Udc, che ha sostenuto Crocetta.

Non può dire no a tante cose il Pd; non può dire no a tante cose la Cgil agrigentina da sempre favorevole al rigassificatore.

Ormai da tempo altri interessi (vedi Mps, vedi la famosa intercettazione “abbiamo una banca ?”) portano il Pd più verso la destra pseudo europeista e filo-tedesca che non verso questo nostro territorio. Dalle nostre città il Pd è d´altra parte è scomparso di fatto, persino nei dettagli: nelle campagne di tesseramento, nelle sue riunioni di circolo e in quelle primarie in cui i giovani non hanno potuto votare e hanno fanno fuoco e fiamme ma poi si sono arresi per evitare di uscire da un sistema in cui anche loro intendono ben collocarsi, avendo ben visto come i vecchi di oggi, un tempo giovani,di benefici anche trentennali ne hanno ottenuti, (eccome !). E tutto ciò grazie ai privilegi della politica e della inamovibilità, piuttosto che grazie al duro lavoro in officina o in un ufficio pubblico con gli stipendi bloccati. E allora sì al rigassificatore e vaffan…la Valle dei Templi, la Casa di Pirandello, la salute della gente, del mare, l’impatto ambientale, i pericoli di un disastro. E quando ci fosse da discutere di queste cose, basta lasciare l´aula al momento giusto.

Il Becero

Fonte: bellaciaoag.it

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