La Sciacca in vetrina coincide con quella reale?


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Vista sul porto di Sciacca – “Tra arte e natura”, foto di Mario Marsala

Da diversi mesi assistiamo a un’intensa promozione televisiva della Città di Sciacca. Linea blu, Mezzogiorno in famiglia, Ricette in famiglia e, da oggi, Geo & Geo sono i programmi televisivi nazionali che hanno acceso le luci sulla nostra città mettendone in risalto le caratteristiche più belle: sole, mare, clima, gastronomia, artigianato, tradizioni, cultura, storia e monumenti. Vetrine eccezionali che possono dare notevoli frutti in termini di ritorno turistico se la città saprà effettivamente offrire tutto ciò che in esse ha proposto.

E’ di qualche settimana fa la notizia che Il sindaco Fabrizio Di Paola e la soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento Caterina Greco hanno sottoscritto una “manifestazione di intenti” per la valorizzazione del patrimonio culturale saccense attraverso una gestione integrata dei beni. E’ stato concordato che i beni culturali del territorio che potrebbero essere presi in considerazione per la stesura di un programma condiviso di valorizzazione sono: l’Antiquarium di Monte Kronio, la Zona Archeologica di contrada Tranchina, il Palazzo Palermo di Lazzari, il Palazzo Fazello, il Museo del Mare, la Casa Museo Scaglione, la Chiesa Madonna della Raccomandata, la Chiesa di Santa Margherita, il Museo del Carnevale, il Castello Incantato di Filippo Bentivegna, il Castello Luna, le Terme e le Grotte Vaporose. Si tratta di una bellissima iniziativa che però, alla fine, prevede soltanto la stipula di una convenzione tra Comune e Soprintendenza, solo dopo l’approvazione del Dipartimento regionale per i Beni Culturali e Ambientali. Poi la convenzione bisognerà renderla concreta.

Intanto cosa succede concretamente ai turisti che arrivano a Sciacca? Quante sono le strutture appena sopra elencate che possono effettivamente visitare? Sono domande che rivolgiamo all’Amministrazione, cui chiediamo anche di riportare sul sito dell’Assessorato al Turismo non solo l’elenco dei monumenti presenti in città, ma anche i giorni e l’ora in cui possono essere visitati, come in tutte le altre località turistiche del mondo, e l’installazione di una tabella informativa contenente gli orari di visita e un QR code che rimandi al sito predetto nei pressi di ciascun monumento.

Sollecitiamo i nostri amministratori perché proprio ieri (non sabato, domenica o giorno festivo) un nostro concittadino ha assistito all’ennesimo increscioso episodio di cui è rimasto vittima un gruppo di circa 40 turisti italiani settentrionali. I malcapitati, giunti alle 10 di mattina davanti all’ex Chiesa di Santa Margherita, hanno dovuto attendere una trentina di minuti prima che qualcuno, in seguito alla sollecitazione telefonica dell’accompagnatore turistico, giungesse per consentire loro di visitare lo splendido monumento che è tornato ad essere sprangato appena un’ora dopo. Il nostro amico ha sentito l’accompagnatore manifestare ai presenti l’intenzione di voler escludere Sciacca dal suo itinerario a causa del perdurare di questa spiacevole situazione e proprio per questo è stato spinto a inviarci la segnalazione sottolineando che non possiamo continuare a gestire le nostre ricchezze monumentali in un modo così superficiale, incosciente e stupido.

Noi aggiungiamo che nelle ultime settimane diverse sono state le denunce di vere e proprie discariche non autorizzate dislocate in diversi zone di Sciacca e che sembra ancora non siano state rimosse. Inoltre diverse sono le strade chiuse al transito e tante di quelle aperte non versano in ottime condizioni. Il parcheggio selvaggio continua indisturbato (chissà per quale motivo ha dato fastidio solo durante il periodo di carnevale!) e il decoro e l’arredo urbano lasciano molto a desiderare.

Sarebbe opportuno che il cuoco cominciasse a cucinare le pietanze riportate sul menu del locale, altrimenti la massiccia campagna pubblicitaria messa in atto gli si potrebbe ritorcere contro e a pagarne le conseguenze sarebbero soprattutto i titolari.

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