Si svolgerà oggi pomeriggio, con inizio alle ore 17.30, nei locali di Cantina Corbera, a Santa Margherita di Belìce, il convegno conclusivo dal titolo “Trasferimento di tecniche innovative di gestione del suolo finalizzato alla sostenibilità ambientale nella viticoltura” con il contributo della Misura 124 del PSR Sicilia 2007 – 2013.
L’obiettivo del progetto, che ha interessato i vigneti dell’area del Belìce, in particolare di Santa Margherita di Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia, è trasferire e diffondere le conoscenze acquisite sulle tecniche di gestione del suolo del vigneto nell’area coinvolta con particolare riferimento alla tecnica dell’inerbimento del suolo sperimentata dal Prof. Luciano Gristina docente della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo.
I risultati acquisiti nell’ultimo decennio hanno mostrato che la tecnica dell’inerbimento del suolo in vigneto, anche in ambienti caldo aridi, è una soluzione efficace agli inconvenienti della gestione «tradizionale».
All’incontro interverranno, tra gli altri, il Prof. Luciano Gristina, Docente alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo, la Dott.ssa Agata Novara che relazionerà sulla gestione dei nitrati con l’utilizzo di cover crops e il Dott. Saverio Saladino, Responsabile dell’ATS GESVI Sicilia, modererà l’incontro.
Il progetto è stato sviluppato con la collaborazione di Cantina Cellaro di Sambuca di Sicilia e la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Palermo.
Sono state selezionate 400 aziende viticole diversificate per caratteristiche morfo- pedologiche ricadenti nella zona Valle del Belice, per un’estensione totale di 789 ha. I parametri, varietà di vitigno, tipo di irrigazione, pendenza, età del vigneto, vigoria e produttività sono stati valutati al fine di selezionare le specie inerbenti (in purezza o in consociazione) e le densità di semina. Le semine sono state effettuate tra i mesi di ottobre e dicembre 2013, con l’ausilio di una seminatrice a righe. La specie inerbente è stata trinciata e sovesciata nel periodo primaverile per evitare eventuale competizione idrica e apportare biomassa e sostanze azotate al vigneto. Per stabilire il momento ottimale si è fatto riferimento ai dati di precedenti studi, nonché ad ulteriori campionature della biomassa inerbente presente.