E’ stato pubblicato qualche ora fa sul Web lo splendido videoclip “San Piddirinu Blues”. Cantato dalla bella voce di Ezio Noto accompagnata dall’accattivante chitarra blues di Gai Bennici, un intenso dialetto siciliano ci conduce in un viaggio ironico, amaro e di amore per una terra piena di cultura, monumenti e storia straordinaria.
L’eremo di San Pellegrino, oggetto del videoclip, è un simbolo di Caltabellotta in una Sicilia meravigliosa che chiede attenzione. Il monumento è stato recentemente ricostruito e restaurato, ma oggi versa nuovamente in stato di abbandono. Si tratta di una grande costruzione sita nella parte più alta del monte San Pellegrino che insieme alla piccola chiesa attigua costituisce un complesso omogeneo. Durante il XVIII secolo il convento, fondato in epoca normanna, fu ristrutturato e ampliato dall’eremita Stefano Montalbano. La chiesetta presenta uno splendido portale in stile barocco impreziosito da un medaglione decorato. Percorrendo un atrio che si trova a sinistra della chiesa, si accede a due profonde grotte che nel tempo furono adibite a veri e propri santuari. Le grotte sono legate al culto del mitico San Pellegrino, vescovo di TrioKala, che secondo la leggenda liberò la città dal terribile drago che ogni giorno chiedeva in pasto un bambino. La prima grotta ospita un piccolo e suggestivo altare, era il luogo dove pregava e dormiva il santo e, nella leggenda, era originariamente la tana del drago; la seconda grotta, più piccola e adiacente al convento, ha degli affreschi del 1700 ormai molto sbiaditi; in esse sono conservati pure due pannelli di maiolica risalenti al 1579 e al 1608. Letteralmente mozzafiato è la vista panoramica di cui si può godere appena fuori dall’eremo, che spazia su tutta la fertile vallata sottostante.
Videoclip Aurelio Quartararo
Produttore artistico Francesco Barbata per Disco 33