Manutenzione beni comunali, questa sconosciuta…


Sabato scorso, in occasione della presentazione del libro di Rosa Troìa in sala Blasco, non abbiamo potuto fare a meno di notare le condizioni di degrado dell’atrio superiore dell’ex Convento dei Gesuiti. Qualcuno potrà dire che è una storia già sentita,  invece c’è qualche novità, in peggio naturalmente. Una delle colonne è completamente ricoperta di acqua e fango dovuto, molto probabilmente, all’otturazione di una caditoia dell’acqua della parte superiore.

La domanda sorge spontanea: vero è che le vicissitudini del nostro bilancio cittadino non ci permettono ristrutturazioni del palazzo di città, che oltretutto cade anche sotto la competenza di altri enti, tuttavia veder degradare un bene così importante solo perché, forse, non ci possiamo neanche permettere la manutenzione ordinaria dello stesso ci fa veramente cadere le braccia.

E’ mai possibile che in questa città non si riesca nemmeno a fare una semplice manutenzione a un bene comunale? Segnaliamo questa situazione di degrado a chi di competenza, nella speranza che tutti i beni cittadini possano essere oggetti di manutenzione.

Quando si vede il palazzo comunale così abbandonato, più che per mancanza di fondi,  abbiamo l’impressione che la manutenzione non si faccia per incuria e inefficienza di persone e uffici che dovrebbero occuparsene.

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