VOLTARE LE SPALLE 4


Considerazioni di un cittadino di Sciacca e della contrada Isabella in relazione alla chiusura del Centro di Accoglienza per immigrati richiedenti asilo politico.

VOLTARE LE SPALLE

Ancora non riesco a darmi pace.
Non so bene quanto tempo sia trascorso e quanto sia durato il tutto, ma sono certo si sia trattato di tempi molto, troppo brevi! Troppo brevi per essere tempi sufficienti a prendere decisioni importanti. Infatti, non si sono prese decisioni, ma ci si è solamente limitati a VOLTARE LE SPALLE.

Non serve entrare nel merito della questione, non essendoci nemmeno la cronaca riuscita per tempo! Personalmente però ritengo di vitale importanza trovare le risposte a dei quesiti che non abbandonano la mia mente. Quesiti che non possono che seguire un’amara constatazione: come mai nel giro di poche ore di riflessione, giusto il tempo del passaggio dalla riflessione a caldo a quella a mente più o meno serena, quello che mi sembrava il principale colpevole di tutto (il Sindaco Turturici) adesso mi appare l’unico meritevole, in quanto capace (obbligato forse) di prendere una decisione, di assumere una posizione (anche più di una contemporaneamente)?

Scusate le mie personali titubanze, incertezze, preoccupazioni, ma da pochi mesi ho fatto (allora) coscientemente la scelta di tornare a vivere nella mia Sciacca ed adesso voglio avere la certezza che questo sia il luogo dove voglio vivere ed i saccensi siano le persone con cui voglio condividere la mia vita quotidiana. E scusatemi la franchezza se dico che in realtà voglio capire, anche, se questa città è davvero così indifferente, egoista, superficiale, opportunista, sul baratro dell’oblio, di se stessa, di ciò che è stata e di cosa è possibile ancora essere.

A che serve avere delle ottime basi di vivibilità, non avere grosse emergenze sociali da affrontare, avere grosse potenzialità di sviluppo da sfruttare, possedere una naturale posizione che tanti ci invidierebbero…a che serve tutto questo se invece facciamo quotidiana pratica di egoismo e di chiusura verso chi tutto questo non ce l’ha, se non ne facciamo tesoro e risorsa, sapendo tutto quello che succede nel resto della penisola e nel resto del Mondo?

Credo che il caso in se sia solo un ennesimo episodio ed una ennesima spia d’allarme. La reazione attiva della gente (certamente la minoranza più rumorosa) che ha protestato è perfettamente in linea con la visione del governo nazionale (e della maggioranza degli italiani che lo ha votato) ed ha trovato un prontissimo Sindaco lesto a cavalcare la protesta ed a cogliere l’opportunità di visibilità e consenso gratuito ed inatteso, addirittura andando oltre le linee del governo amico e scontrandosi con le misure dello stesso in materia di immigrazione. Non mi reputo preoccupato da questo lato della medaglia. Mi preoccupa invece il silenzio assordante provocato da tutte quelle persone che non sono intervenute e non hanno preso posizione, quantomeno quelle dal profilo pubblico. La politica saccense ci ha abituato a dibattiti su tutto, ed anche e soprattutto, sul niente e questa volta invece è assente di lusso. Assenza addirittura trasversale: nessuno degli amici del Sindaco (sempre meno) sono andati in suo supporto ma neppure la cosiddetta Sinistra ha voluto partecipare al dibattito!

Da qui le mie domande.

Dov’è finita la Sinistra, quella democratica, quella radicale, quella senza partito, quella utopista, oppure quella solo nostalgica? Non credo che il silenzio sia dettato dalla paura di esporsi in vista delle elezioni del 2009. Non ci credo che per tutti gli schieramenti spendere qualche parola in difesa di gente che scappa da guerra e fame significhi mettere a rischio la propria candidatura.

Si tengano strette le loro poltrone o non distolgano lo sguardo da quelle che stanno puntando però continuo a chiedermi dov’è finita la Sinistra Giovanile o come essa si chiami dopo il recente terremoto politico e le associazioni, la Chiesa con le sue Comunità disseminate e nascoste dentro le parrocchie di quartiere?

Perché è stato così faticoso per tutte quelle persone che si impegnano nella nostra città nel teatro, la musica, lo sport, il volontariato, spendere a riguardo due, massimo tre, parole?

E per gli intellettuali della città che non lesinano commenti su nulla, trovandosi, (o facendosi trovare puntuali) davanti una telecamera ed un microfono?

Io e la mia famiglia viviamo da tanti anni ormai in contrada Isabella e conosciamo tante di queste persone impegnate ed appassionate e ci dispiace averle sorprese sorde e mute davanti una irrazionale e violenta rappresentanza di quartiere. Rappresentanza del resto elitaria e parziale, e quindi per questo viziata. In molti in Contrada Isabella avrebbero voluto vedere rappresentato un quartiere preoccupato ma propositivo, attento ma costruttivo. Un’occasione persa, ma c’è ancora un po’ di tempo a disposizione per dimostrare che la città di Sciacca ed il quartiere Isabella non sono razzisti e xenofobi come sono sembrati.

Anche tardive voci e pareri sarebbero ossigeno per cuori in affanno.

Sciacca, 8 Agosto 2008                             Giandomenico Pumilia


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4 commenti su “VOLTARE LE SPALLE

  • Salvatore I.

    Caro Giandomenico, anch’io mi aspettavo un po’ più di reazioni a questa vicenda ma se ci rifletto un attimo in effetti questa aspettativa non era poi così fondata. In una città che non si indigna da anni per eventi talmente gravi, l’abbandono delle terme primo fra tutti, non ci si può aspettare che ci si smuova per spendere due parole per questi poveretti che avevano trovato una sistemazione TEMPORANEA nella nostra città.
    Quando prima Filippo Bellanca e poi il sindaco hanno chiesto l’intervento dell’esercito per assicurare la sicurezza in città dopo l’arrivo degli extracomunitari nel centro di Isabella, mi sono posto un unica domanda: MA DA CHI CI DEBBONO DIFENDERE? Nessuno può avere la certezza che queste persone, o fratelli come li ha chiamati il sindaco, siano dei delinquenti, tanto meno si può ipotizzare il numero di possibili delinquenti in mezzo a loro. Qui tutti sono partiti in quarta come se fosse arrivata la banda Giuliano non dei poveretti rifugiati politici che scappano dalle loro terre per non morire non certo per venire a rubare in casa nostra. La gente è diventata intollerante perchè ogni volta che accende la tv i notiziari passano notizie negative sugli immigrati, li dipingono come gente pericolosa e “giustamente” gli abitanti di Isabella, appena se li sono visti davanti hanno iniziato ad avere paura. La cattiva informazione fomenta l’intolleranza delle persone, non c’è niente da fare, poi dicono che le destre prendono i voti sulla sicurezza. Quello che mi auguro è di non trovarmi mai ad essere nelle condizioni di questi poveracci, anche perchè sai noi siciliani non abbiamo una bella fama nel resto del mondo, la prima cosa che ci chiedono quando andiamo all’estero o quando vengono qui è se ci sono i mafiosi che sparano per strada! Spero che noi siciliani non dovremmo mai emigrare come è stato in passato, perché se si hanno dei pregiudizi nei confronti di semplici immigrati africani, chissà chi vorrà accogliere i figli della mafia!

  • equoasciacca

    Scusate il precipitoso commento. Forse sarebbe stato meglio sentire nuovamente direttamente Marco Mustacchia, ma non resisto all’idea di commentare i commenti: dov’è l’ABC dell’informazione, la citazione delle fonti? Dopo tre giorni di mancato aggiornamento agostano sui blog di sciacca scopro che il Centro chiude, chiuderà, dovrebbe chiudersi. E basta. Ma… “Quando”? Da “Chi”? Per “Cosa”? “Dove” [in quali altri atti ufficiali che rivedono la convenzone assicurata fino al 31 dicembre 2008]? Infine l’ultima delle cinque domande classiche: i variamente declinabili “Perchè” credo possano essere messi più a fuoco da queste informazioni che mi sono perso (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Stile_giornalistico).

  • matteo72

    Ne inserisco un paio:

    FONTE RMK del 06/08/2008:

    C’e’ amarezza e delusione tra i rappresentanti delle cooperative agave e arcobaleno a seguito dell’iniziativa adottata dal sindaco di sciacca mario turturici il quale ha chiesto al prefetto di mettere in atto tutte le procedure finalizzate alla chiusura del centro di accoglienza per immigrati di contrada isabella. Una iniziativa che non e’ andata giu’ all’agave e all’arcobaleno le quali ritengono che esistevano soluzioni alternative alla chiusura e comunque le condizioni per mantenere in vita questa attivita’ che invece verra’ stroncata sul nascere. Al centro di contrada isabella, dunque, non arriveranno piu’ immigrati e, in maniera graduale, troveranno altre collocazioni gli immigrati attualmente presenti nella struttura. Ma mustacchia, oltre a sollevare il problema di 40 operatori che si ritroveranno senza lavoro, oggi lancia una sfida ben precisa al sindaco: chiediamo al sindaco, dice, di impegnarsi per attivare la casa albergo per anziani allo stesso modo in cui si e’ impegnato per bloccare il centro di accoglienza. E a proposito di casa albergo per anziani, il dirigente della cooperativa sociale agave angelo sutera aggiunge e precisa : “la struttura di via degli agrifogli e’ una casa albergo per anziani con una capacita’ di 150 posti letto, e se il comune riuscira’ a reperire le somme per il pagamento delle rette dei 150 anziani non abbienti, noi potremmo cominciare a lavorare gia’ da domani.

    Si chiude dunque cosi’ il caso del centro per immigrati di sciacca, inaugurato il 28 luglio scorso in pompa magna alla presenza del prefetto postiglione e di tutte le autorita’ cittadine a partire dallo stesso sindaco turturici. Uno spunto polemico nella stessa giornata era arrivato dal presidente dell’associazione sos anziani vincenzo truzzolino, ma in ordine all’utilizzo della casa albergo di contrada isabella. Per truzzolino gli anziani della citta’ erano stati scippati. La questione esplose esattamente 4 giorni dopo l’inaugurazione della struttura che in realta’ funzionava gia’ dalla settimana precedente, anche se nessuno se ne era accorto. Ad aprirlo e’ stato proprio il sindaco turturici con dichiarazioni forti. “ la decisione di aprire il centro e’ passata sopra la mia testa, aveva sostanzialmente detto, giustificando la sua presenza all’inaugurazione come fatto istituzionale e di rispetto nei confronti del prefetto. Turturici aveva sostenuto di condividere le preoccupazione dei cittadini, chiedendo che all’attivazione del centro facesse seguito l’invio dei militari in citta’ o il potenziamento delle forze dell’ordine. Richieste che non sono state accolte. Poi ieri pomeriggio il vertice in prefettura, dove il sindaco e’ andato accompagnato da una delegazione di saccensi residenti in contrada isabella per rendere chiaramente la situazione di allarme che si era generata in citta’. E il prefetto ne ha tenuto conto, annunciando la decisione di arrivare ad una graduale chiusura del centro di accoglienza in contrada isabella, aperto e chiuso nell’arco di due settimane.

    Il caso generatosi attorno al centro per immigrati di contrada isabella ha intanto riportato in primo piano oggi anche un’altra questione, quella del saccense claudio osso che da due anni ha lasciato la propria abitazione, in contrada cutrone, attigua ad un’altro centro aperto da mustacchia, nel contesto del progetto iris per il recupero dei disabili psichici. Ed e’ osso stamane ad intervenire per chiedere uguale trattamento, arrivando persino ad anticipare eclatanti iniziative.

    La vicenda della casa albergo per anziani trasformata in centro di accoglienza per immigrati, con tutte le polemiche e prese di posizioni che hanno portato ora alla novita’ della chiusura graduale della struttura, porta oggi alla ribalta un altro caso relativo stavolta al centro, diretto sempre dall’adra di marco mustacchia, inaugurato due anni fa nel contesto del progetto iris per il recupero dei disabili psichici. Una vicenda che vede protagonista il proprietario di uno degli appartamenti dell’immobile di contrada cutrone, dove il centro e’ sorto, il saccense claudio osso, che gia’ all’epoca dell’inaugurazione della struttura in realta’ aveva avuto modo di sollevare l’inopportunita’ di una simile iniziativa.

    Osso torna oggi alla carica in una lettera indirizzata al sindaco mario turturici ed al prefetto umberto postiglione. Dopo tutti i problemi che ho avuto per la convivenza forzata con gli ospiti del centro, ho dovuto, per la serenita’ della mia famiglia e per i miei bambini, lasciare la mia casa e trasferirmi altrove, dice. Ho assistito alle vicende del centro di accoglienza per immigrati di contrada isabella, alle preoccupazioni per la presenza di queste persone nella zona ed ho apprezzato la presa di posizione del sindaco turturici, evidenzia oggi claudio osso che sostanzialmente, pero’, si chiede perche’ per il suo caso specifico non ci sia stata uguale attenzione da parte dell’amministrazione.
    invito chiunque a porsi delle domande su come una normale famiglia possa condividere un immobile, nel quale da due anni si trova un centro per disabili psichici, quando gia’ la sola presenza degli immigrati nella zona di isabella ha destato grande allarme.

    Io mi trovo nelle condizioni da due anni di non potere fare rientro nella mia casa, conclude claudio osso che si appella alla sensibilita’ dimostrata dal sindaco per la vicenda del centro immigrati, per chiedere analoga attenzione alla sua situazione.

    Fino ad oggi i miei appelli non sono stati ascoltati, dice, ma adesso sono pronto anche a pacifiche ma ugualmente forti iniziative di protesta a partire dal mancato pagamento delle tasse sulla casa di mia proprieta’ in contrada cutrone, ma dalla quale sono dovuto andare via. e questa e’ un’altra questione.-

    DA AGRIGENTONOTIZIE – Cronaca – Sciacca – 06/08/2008 09:44
    Turturici assicura svuotamento Centro di accoglienza
    di Giuseppe Recca

    Il Centro di accoglienza per rifugiati politici di Sciacca sarà gradualmente svuotato. Lo ha detto il sindaco Mario Turturici al termine dell’incontro con il prefetto Umberto Postiglione.

    “Il prefetto ha preso atto delle preoccupazioni prospettate – ha detto il primo cittadino – sostenendo che non sono possibili in questa fase interventi di potenziamento delle forze dell’ordine. Da qui la decisione di non prevedere ulteriori arrivi e di svuotare gradualmente la struttura dal momento in cui i rifugiati politici troveranno giusta collocazione”.

    Turturici era accompagnato dai rappresentanti del comitati di quartiere della zona, da giorni preoccupati della presenza in zona degli extracomunitari che, in quanto in attesa dello status di rifugiato politico, sono liberi di circolare per le vie cittadine. Due di loro sono stati ritrovati ubriachi e altri due erano riusciti ad entrare in un condominio.

    “Forse si tratta di brava gente – dicono i residenti – ma ci sono sempre le eccezioni e noi siamo preoccupati, a meno che non si aumentano i controlli”.

  • equoasciacca

    Grazie, buon lavoro. Sostanzialmente le stesse fonti che hanno informato sull’opportunità di gridare al lupo al lupo contestualizzando professionalmente sia le ragioni del lupo che quelle dell’agnello.

    Meriterebbe davvero sentire direttamente Marco Mustacchia.