Ecco il verbale della consegna anticipata del depuratore a Girgenti Acque Spa e il motivo della fretta di consegnarlo


Sin dall’annuncio della volontà espressa dal Sindaco, avv. Fabrizio Di Paola, di procedere alla consegna anticipata del nuovo depuratore del Comune di Sciacca a Girgenti Acque Spa, L’AltraSciacca ha manifestato chiaramente e con forza la propria contrarietà.

Lo abbiamo fatto in virtù del contratto stipulato tra l’ATI CONSCOOP – Torricelli Srl e il Comune di Sciacca, in cui si diceva chiaramente che l’onere di gestire l’impianto per i tre anni successivi al collaudo erano di competenza dei costruttori del depuratore stesso e che soltanto dopo il 25 Agosto 2014 poteva essere gestito da altri.

Siamo entrati in possesso del verbale di consegna del depuratore (da qui scaricabile), stipulato tra l’ATO Idrico 9 AG, il Comune di Sciacca e Girgenti Acque, e dalla sua lettura troviamo conferma delle nostre affermazioni in merito alla non obbligatorietà  della consegna, alla possibilità di attendere gli sviluppi della Legge Regionale n. 2/2013 e alla possibilità di chiedere a Girgenti Acque Spa di fatturare in bolletta, per conto del Comune di Sciacca e sino alla scadenza del contratto con la CONSCOOP, i costi di depurazione da riversare repentinamente nelle casse del Comune.

L’Amministrazione ha sbandierato in tutte le maniere possibili che gli alti costi di gestione dell’impianto e l’impossibilità di riuscire a sostenerli nel tempo costringevano il Comune a disfarsi del depuratore consegnandolo a Girgenti Acque Spa, che ancora gongola per l’affare concluso.

Dal verbale di consegna, però, scopriamo che il depuratore, dopo ben 13 visite di collaudo, non è stato ancora sottoposto al collaudo finale e che la consegna, più volte definita “anticipata”, avviene nonostante l’esistenza di interventi ancora in corso d’opera da sottoporre all’esame della commissione di collaudo.

Ci chiediamo allora il perché di tanta fretta. Perché non aspettare quanto previsto dalla accennata L.R. n. 2/2013 che prevede il termine di sei mesi per indicare le disposizioni attuative per la fuoruscita dei privati dalla gestione dell’acqua pubblica? Perché disfarsi del depuratore atteso dalla città da tanti anni ed ora, forse, irrimediabilmente sottratto alla stessa, i cui costi, siamone pure certi, li pagheremo noi cittadini ai prezzi stabiliti dalla Girgenti Acque Spa?

Proseguendo nella lettura del verbale abbiamo capito anche il perché di tanta fretta! “A seguito della presente consegna, l’ATO Idrico, in adempimento a quanto già deliberato, si impegna a versare al Comune di Sciacca le rate di mutuo, dell’importo di Euro 2.582.280,00, anticipate per la realizzazione del primo stralcio dell’impianto di depurazione e delle condotte fognarie.

La fretta non era dovuta solo alla questione dei costi di gestione, ma anche alla possibilità concreta di toglierci dal groppone qualche debito esercitando la pratica dei bravi amministratori con le tasche dei cittadini, contro la dichiarata volontà degli stessi.

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